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La Storia di Milano, capitolo 10 - La zecca imperiale di Mediolanum

A Milano ci sono molte vie che richiamano il passato di una città ormai scomparsa. Una di queste è via Moneta, dove nel III secolo nacque la zecca imperiale di Mediolanum.

L'impero romano aveva più sedi produttive, la più grande era proprio a Roma, mentre quella di Mediolanum era di dimensioni modeste, e si trovava a fianco al Foro.

Il sistema monetario romano era un po' più complesso della monetazione moderna: la moneta originale era il Denario, 4 sesterzi corrispondevano a un Denario, un Denario valeva 5 dupondi, poi seguivano gli assi, e monete dal valore sempre più frazionato: i semissi, i trienti, i quadranti, i quincunx, e le oncie.Non si ha certezza, ma probabilmente la prima moneta prodotta a Mediolanum fu un dupondio, stampato per celebrare la cittadinanza concessa da Cesare nel 49 a.C.Il denario rimase la moneta più importante del sistema monetario fino alla riforma monetaria di Caracalla, all'inizio del III secolo, quando fu di fatto sostituito dall'antoniniano. Ed è proprio l'antoniano il principale prodotto della zecca imperiale di Mediolanum, che aprì durante il periodo della crisi del III secolo, a partire dall'imperatore Decio. L'antoniano era una moneta d'argento dal valore di due denari. Nel 260-261 fu prodotta una serie di monete (23), nota come "serie delle legioni", dove erano rappresentate nei loro nomi, insegne-simboli e leggende, un po' come i moderni 2 euro celebrativi.

A partire dal 262 anche le emissioni di Mediolanum furono contrassegnate dalla marca delle officine: P(prima), S(secunda) e T(tertia), precedute dalla dicitura "M(Mediolanum)". Qui Gallieno coniò anche aurei, quinari d'oro e d'argento, dupondi e assi, seppure in numero limitato. Non manca la produzione col volto dell'usurpatore Aureolo, che abbiamo conosciuto nello scorso capitolo.Aureliano invece aprì una quarta officina (quindi monete con la sigla Q), ma nel 274 la zecca fu trasferita a Ticinum (l'odierna Pavia) che crebbe con ben sei officine.

Mediolanum tornò a produrre monete più avanti, quando divenne capitale dell'impero sotto Massimiano.

Cosa si comprava con le monete? Dipende dal periodo. L'inflazione divorò spaventosamente il valore monetario. Prendendo ad esempio il I secolo: potevamo comprare con con un asse... 542 grammi di grano, due chili di lupini, un quarto di vino comune, mezzo chilo di pane, o entrare alle terme. Quindi un asse poteva valere all'incirca 0,5 € e un sesterzio circa 2 €. Questo nel I secolo, perché già nel III secolo il sesterzio si era svalutato di 80 volte. Perché questo crollo? L'esercito costava troppo, in un impero sempre più grande e fragile.
2 days ago

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