Via Edmondo De Amicis. A Milano via De Amicis è la strada che porta alle Colonne di San Lorenzo.
Io non c'ero mai stata prima di oggi, ma la conoscevo. Sul mio libro di storia c'era una foto scattata in via De Amicis:

Erano gli anni di piombo, ragazzini che giocavano alla guerra. Neri contro rossi, rossi contro neri. Sangue nelle strade, e in mezzo il sangue versato dei Poliziotti che dovevano garantire l'ordine pubblico. Questa foto la riprenderò poi nella Storia di Milano, che sto raccontando capitolo per capitolo... siamo ancora all'Impero Romano, ce ne vuole ancora prima di arrivare a quell'episodio drammatico.
Oggi via De Amicis è simbolo di un altro tipo di violenza, quella sulle donne. In Via De Amicis c'è il muro delle bambole.

Era il 2014, quando questo muro diventò un manifesto contro la violenza sulle donne. A farsi promotrici c'erano Donatella Versace e Jo Squillo.
Nella cultura indiana, quando una donna subisce violenza, si fissa una bambola al muro. Alle bambole, che rappresentano storie di donne maltrattate, violentate o uccise, si aggiungono anche lettere e fiori. Ma quel che spicca di più, è il lungo elenco delle vittime di femminicidio.
Mi sono fermata all'angolo, a osservare la reazione dei passanti. Pochi ci vengono apposta. Per molte cade l'occhio su quelle liste di nomi, e si vede il loro volto spegnersi per un attimo, la testa che cade immersa nei pensieri. Poi riprendono il passo, e credo che continuino a pensare. Anche tanti ragazzi si fermano a riflettere.