per la mia visione, abbiamo perso culturalmente più di quello che stiamo guadagnando, ma dall'altra parte abbiamo delle potenzialità infinitamente più alte delle generazioni passate.
ciò che abbiamo perso è la dedizione, con il concetto di meritocrazia che ne deriva e la responsabilità di quando le cose vanno male.
le generazioni passate non potevamo fuggire come facciamo noi... quello che potevano fare era soltanto ciò che ora chiamiamo lavorare su noi stessi: leggere, diventare bravi in qualcosa, curarsi, musica...
invece oggi possiamo aprire i social e trovare mille distrazioni, di fatto illudendoci di star facendo qualcosa di soddisfacente e costruttivo.
dunque quello che si sta perdendo secondo me è la grandezza dell'essere umano; la competizione, la vitalità, la spinta per poter dire un giorno di aver fatto bene in passato.
ora smetto di fare il boomer che poi posto la roba positiva delle nove generazioni
con la perdita della dedizione delle generazioni passate però secondo me abbiamo guadagnato una cosa inestimabile: l'aspettativa di qualcosa di più oltre la semplice soddisfazione. questo perché abbiamo accesso a infinite storie e avventure solo aprendo internet. non lo si fa, quasi nessuno, ma potenzialmente possiamo entrare in contatto con tutti nel mondo e possiamo come vivere mille vite in una sola; differentemente da prima anche concretamente e non solo con l'immaginazione.
questa è un'opportunità che non è da prendere per scontata, ci rende coscienti di cosa possiamo fare, ci può togliere dal nostro punto di vista limitato. così come una volta le grandi persone erano poche, ora sono molte di più e possono essere addirittura tutte.
la differenza sta nel fatto che prima potevi quasi solo che migliorare o fallire nel provarci, ora si può anche perdersi nel nulla o rifiutarsi di farlo. è la nostra più grande occasione come la nostra spada di damocle.
prima a parità di merito era la fortuna di avere la conoscenza a vincere, ora quella fortuna è diventata quasi la normalità...
e non voglio neanche dire che abbiamo una vita più facile, anzi tutt'altro, perché avere una scelta è molto più difficile di poter solo che provare, ma questa nostra condizione è high risk high reward.
tutto questo ragionamento per dire che, secondo me, se solo accettassimo e decidessimo di imparare dal sacrificio e dalla dedizione delle generazioni passate in un tempo così fertile potremmo generare un'eccellenza umana mai esistita, a causa delle scarse possibilità del passato.
possiamo solo che accettare le pecche del nascere in questi tempo e trarne i vantaggi, come singoli esseri umani e diffonderne il messaggio.
prima c'era un orgoglio, che per quanto fondamentale era raramente giustificato dalla conoscenza, ora c'è la conoscenza e non l'orgoglio di essere umani.
con questo non voglio dire che ci sia un meglio, perché non eisstera mai una generazione meglio dell'altra. però possiamo essere noi migliori di ogni generazione, anche solo imparando da tutte le vite che hanno passato