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10 ottobre 2025, 16:40
"L' incubo" di FüssliLa scena è ambientata in una stanza da letto in penombra ricca di oggetti: troviamo un libro, una fiala ed uno specchio poggiati su un tavolo. Protagonista dell' opera è una giovane ragazza addormentata, questa riversa sul suo letto, in una posa scomposta e innaturale, il volto appare sofferente, le braccia e la testa sono abbandonate alla forza di gravità, la ragazza ha una pelle molto chiara che erroneamente potrebbe anche suggerire che magari sia morta e non semplicemente addormentata. Riversa in posizione supina, posizione che si pensava stimolasse gli incubi. Dietro di lei ci sono delle sorte di tende/tessuti che aprendosi rivelano l' inquietante figura di una cavalla spettrale con occhi vuoti. Oltre all' interpretazione erotica che si è poi data a quest' opera quello di cui volevo parlare era il tema più "hallowinesco" ovvero quello dei sogni, o meglio dell' incubo che trovo possano essere spesso alcune delle esperienze più belle e terrificanti che si possano provare, quando sogni basta un pensiero negativo per fare precipitare tutto il mondo onirico che la mente ha creato, mente che conosce esattamente le tue paure.

Il tema di quest' opera si rifà molto alle esperienze di sogni ad occhi aperti verosimilmente conosciute in prima persona sia da Füssli che da i suoi contemporanei. La maggiorparte di queste riflettevano il folklore e le fiabe dell'epoca che raccontavano di demoni e streghe che si accanivano su chi osasse dormire da solo. In queste storie gli uomini ricevevano la visita di vecchie cavalle e megere, mentre le donne pare avessero, nell' incubo, rapporti sessuali col diavolo. Prima ho nominato più volte delle "cavalle", la loro presenza è infatti giustificata dall'etimologia della parola inglese "nightmare", formata dall'unione di night (notte) e mare (cavallina); ma vi è un'altra teoria, secondo cui "mare" non si riferisce al cavallo ma proviene da "mara", un termine proveniente dalla mitologia scandinava che si riferiva ad uno spirito mandato a tormentare i dormienti. Significati come questi della parola "nightmare" sono associati anche alle sensazioni tipiche di queste esperienze, sensazioni come: senso di pesantezza sul torace, paralisi nel sonno, dispnea e in generale un'intensa paura diffusa. Queste emozioni sono presenti nell' opera e si identificano nel mostriciattolo accovacciato sulla ragazza, questo infatti personifica l' incubo vero è proprio. La creatura sembra essere ispirata ai goblin tipici delle tradizioni nordiche, o ai gargoyle delle cattedrali gotiche. Questo col suo peso fisico che imprime sul torace della ragazza contribuisce a quel senso di pesantezza e mancanza d'aria di cui ho parlato prima.
10 ott 2025 alle 19:00

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