Ho passato una parte della mia vita al servizio di una tiranna con bisogno vampirico di attenzioni

L'altra metà, invece, l'ho passata come antagonista della storia della stessa persona quando mi sono reso conto che non avevo più le forze per starle dietro, e ho finalmente smesso di sbattermi per lei.
È stato difficile smettere, ho cercato di aiutarla nonostante tutto, ho tentato di aiutare anche chi le somigliava. Alla fine, sono cresciuto con mia cugina come fossimo fratello e sorella. Mi è sempre stato detto di prendermi cura di lei, è difficile far morire abitudini che si hanno fin da piccolo.
Da quando ho cominciato ad andare contro questo istinto per il mio bene, sono diventato il capro espiatorio della mia famiglia. Anche quando ho assunto farmaci, quando ero isolato, quando mi facevo del male in modo creativo, quando mio padre è morto, quando ho quasi perso la mano di mia inizativa, lei vittima ed io carnefice.
Ho lasciato quella casa per sopravvivere, ma per qualche motivo continuo a sbattere contro lo stesso tipo di persona di mia cugina, tra grandissimi stronzi e/o borderline. Finisco sempre con queste persone, anche quando tengo le distanze, chissà come. Per la facoltà che ho scelto, devo stare attento e stabilire i miei limiti senza mai oltrepassarli. Non sono idoneo a questi soggetti.
Ciclicamente comincia a pesaremi come un macigno, mi riporta indietro a quei momenti. Ora che sono più libero, mi fa sentire soffocato rivivere gli stessi schemi. È stupidamente doloroso, a volte.