Ode a L.A. pensando a Brian Jones, deceduto (di Jim Morrison)

Io sono un semplice cittadino
Scelto per impersonare
il principe di Danimarca
Povera Ofelia
Tutti gli spettri che non vide mai
Volteggiano nella morte
Sulla fiamma di una candela metallica
Guerriero implacabile, ritorna
Tuffati
In un altro canale
In una pozzanghera di burro fuso
C’è Marrakech
Sotto le cascate
La tempesta feroce
Ha disperso i selvaggi
Nel tardo pomeriggio
Mostri del ritmo
Hai lasciato il tuo
Nulla
A gareggiare con il
Silenzio
Spero che tu sia uscito di scena
Sorridente
Come un bambino
Nei freschi rimasugli
Di un sogno
L’uomo angelico
In lotta coi serpenti
Per il possesso delle mani
E delle dita
Alla fine pretende
Il comando
Su questa anima
Pacifica
Ofelia
Foglie inzuppate
Nella seta
Cloro
Sogno
Testimonianza
Imbavagliata dalla pazzia
Il trampolino, il tuffo
La piscina
Tu eri un combattente
Una musa del muschio damascato
Tu eri il pallido
Sole
Per i pomeriggi televisivi
Rospi cornuti
Terrorizzati da una macchia gialla
Guarda adesso dove sei
Tu
In un paradiso carnale
Pieno di cannibali
E di ebrei
Il giardiniere
Ha rinvenuto
Il corpo che galleggia muovendosi
Cadavere eccellente
Che cos’è questa materia verde
Di cui sei fatto?
Buchi d’urto
Nella pelle della Dea
Puzzerà
Nel suo cammino verso il cielo
Per i saloni
Della musica
Non c’è scelta
Requiem per un duro
Quel sorriso
Quello sguardo
Da satiro sporcaccione
Ha saltato l’ostacolo
Per sprofondare nella terra grassa.
@nogae