Sono sul divanetto in terrazzo. Qualche raro suono dalla strada non può disturbare la quiete e il silenzio che anticipa la notte della città. Il firmamento è ancora molto rarefatto, ma qualche stella comincia già a brillare. Il lontano rumore di un cane che abbaia spezza il rapido scorrere del tempo. Io sono qui, da solo, ad ammirare un cielo che chiunque può osservare, ma ora sembra solo mio. La tranquillità diffusa ha placato il mio cuore. Nonostante le zanzare, sembra tutto perfetto, ma questa solitudine mi affrange. Non sono capace a stare da solo. Per quanto detesti la scuola, è l'unico ambiente dove posso confrontarmi con altri miei coetanei, e stare in loro compagnia. E mentre la città si prepara alla buia e silente notte, passa sul marciapiede a me sottostante una compagnia di ragazzi. Sono giovani e sereni, lo si può intuire dalle risate libere e dalle voci tranquille ma decise. A questo punto è inevitabile che i miei pensieri si possono su di loro. Mi preparo a 3 mesi di solitudine totale. Sono circondato da persone che conoscono la minima parte di quello che io sono, ma non paiono interessati ad ampliare questa conoscenza. Anche quando sono circondato da molte persone, nessuna sa davvero cosa covo dentro di me. Sono saturo di pensieri inespressi ed emozioni represse, ma l'ambiente esterno è troppo ostile per poterli fare uscire. Vorrei solo poter avere qualcuno che possa prendersene cura, apprezzandomi per chi sono realmente. Ma la [commenti]
26 mag 2025 alle 20:39

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