Prologo
Cinnamon’s POV:
Sono in ritardo.
Dannatamente in ritardo.
Oggi inizio a lavorare nel bar dell’università, alla facoltà di informatica.
Riformulo: mi licenzieranno ancora prima di iniziare.
Afferro velocemente le chiavi di casa e il portafoglio, poi esco.
Casa mia non dista molto dall’università, e in poco tempo arrivo lì.
Ho ottenuto questo lavoro grazie al mio amico d’infanzia, Flander. Non lo ringrazierò mai abbastanza.
Il mio sogno è diventare fotografa, ma con i debiti che si accumulano e un padre alcolizzato, non posso permettermi di pensare a me stessa e ai miei sogni da scolaretta.
Torno alla realtà quando vedo Flander ad aspettarmi davanti all’entrata del bar.
«Era ora. Ti stavano aspettando tutti. Dove ti eri cacciata?»
Mi sgrida, ma non riesco a non notare le sue guance arrossate per il freddo. È davvero adorabile.
«Sono qui. Entriamo, dai.»
Lo prendo a braccetto e ci avviamo all’interno del bar.

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Ice’s POV:
«Grazie.»
Mi rivolgo a uno dei camerieri mentre pago la red bull.
Sono così stanco che a malapena mi reggo in piedi. Ho scritto codici per tutta la notte e non so come sopravvivrò ad un’intera giornata di lezioni.
«Andiamo?»
Afore mi fissa impaziente mentre apro la lattina di red bull.
Sbuffo, ma lo accontento.
Usciamo dal bar, ma dopo pochi passi la mia maglietta è bagnata e odora di red bull al cocco e açaí.
Davanti a me c’è una ragazza alta circa 1,60, capelli castani e naso a pallina. Si sta scusando a profusione, cercando di tamponare la mia maglietta… e peggiorando la situazione.
La giornata non poteva iniziare in modo peggiore.


(Raga io uso i nick ma ognuno mentre legge sostituisca il nick con dei nomi ok???? Tipo cinny magari si chiamerà Margherita e Ice Ugo)