La vita è come una rete mesh decentralizzata con routing adattivo.
Tu sei un nodo, e ogni decisione che prendi è un pacchetto UDP in broadcast, senza garanzia di consegna ma a latenza minima.
Ogni relazione è una sessione TLS handshake: inizi con la stretta di mano, scambi le chiavi (e le vulnerabilità), e poi… o cifrate tutto oppure fallisce il protocollo per timeout.
I ricordi? Sono snapshot incrementali su un filesystem ZFS: li puoi rollare indietro, ma i blocchi corrotti rimangono.
Nel frattempo, il tuo cervello gira su un’architettura multi-threaded con contesa sulle risorse emotive: deadlock garantito durante le relazioni sentimentali.
Il subconscio è un demone in background, tipo cron, che lancia task random alle 3 del mattino tipo: “e se avessi fatto ingegneria invece di lettere?”
E sì, tutto questo sta girando in una VM chiamata coscienza, virtualizzata su un hypervisor di carne chiamato corpo umano, il quale è soggetto a memory leaks chiamati vecchiaia. (Chatgpt ti amo)
@icecube