mi incuriosiscono le esperienze degli immigrati in italia, cioè, mi chiedo cosa porti una persona che venga da molto lontano a trovare casa in un paese con cui il suo non ha nulla a che vedere, in altre parole: che cazzo ci fa una signora della mongolia a castrolibero (CS)?
L'altro giorno la mia prof di storia viene da me, sapendo che sono vegano, e mi fa: "ma sei sicuro? Non puoi fare un ripensamento? Poi ho provato il cheddar vegano, non fila!!" E altri commenti del genere. Io le ho risposto, educatamente, "si vabbè a me non dispiace ihihih", per non dire ciò che pensavo realmente, ovvero "pensi ai beneamatissimi cazzi suoi, e se ha commenti da fare li faccia sulla mia performance accademica, non su cosa mangio, che non è pagata per valutare quello".
Nella mia classe c'è un ragazzo iper lamentoso. Ogni giorno si lamenta della scuola, della sua vita, dei suoi voti, dei compagni, non so come facciano tutti a sopportarlo. È andato a New York alle Nazioni Unite per un progetto costosissimo della nostra scuola, si lamentava anche per quello. Annunciano una gita? Si lamenta. Una festa? Si lamenta. Trova sempre qualcosa di cui lamentarsi, giuro, non l'ho mai sentito dire "che bello" "che figata" o altre cose del genere, si lamenta di qualcosa al mondo ogni volta che parla, a volte lecitamente ed altre meno. Mi viene da pensare: ma non è che i problemi siano in lui? Invece che in qualsiasi cosa esista sulla faccia della terra??